FORMAZIONI:

Pol. Arzilla: Graziano, Zonghetti, Ugoccioni, Righi (Taddei 86°), Villabianca, Orazietti (Rossini 40°), Tiberi, Serafini G., Jkaoua (Fattorini 61°), Velija, Diotalevi (Alkani 49°)
a disposizione: Brocchini, Polese, Spendolini, Olivi, Bucchi
Allenatore: Boccioletti

A.S.D. Atletico River Urbinelli: Cocco, Pieri, Alessandrini M., Serafini M. (Ambrogiani 71°), Antonelli, D’Emilio, Scelsi (Prodan 63°), Alessandrini L. (Casoli 67°), Fraternali (Scarpellini 71°), Amadei, Leone (Balducci 82°)
a disposizione: Rossi, Santi, Papi, Duranti
Allenatore: La Volpicella


ARBITRO: Grossi sezione di Pesaro


AMMONITI: Diotalevi (26°), Righi (36°), Amadei (44°), Velija (44°), Jkaoua (55°), Serafini G. (86°), Prodan (94°)
ESPULSI: –


RETI: Diotalevi (26°), Alkani (R)(80°), Velija (95°)


11/1/19 SANTA MARIA DELL’ARZILLA – Un Atletico River irriconoscibile perde in casa di un Arzilla tenace e fortunato.
Gli uomini di Boccioletti sfoderano una prestazione di sostanza, passano al 26esimo con un diagonale dai 25 metri di Diotalevi, gol della domenica il suo, e si difendono in modo impeccabile, grazie anche ad un sontuoso Graziano che nella ripresa salva i suoi in diverse occasioni.
Per i rossoneri l’occasione colossale passa dai piedi di Amadei nei primi minuti, poi un gioco disordinato, non in linea da quello delle ultime prestazioni.
La ripresa è un monologo della squadra di La Volpicella che non riesce ad essere incisiva nemmeno dopo i numerosi cambi, capitolando nuovamente al minuto 80, quando Fattorini, atterrato da Prodan, si guadagna un rigore trasformato dal neo entrato Alkani.
Le speranze del River finiscono qui.
Nell’ultima azione della gara Velija è fortunato a trovarsi la palla sui piedi dopo una carambola in area, appoggiando così nella porta sguarnita, per un pesante 3 a 0.
La squadra dell’ex Boccioletti ci ha messo ciò che l’undici ospite non è riuscito a tirar fuori, cuore e voglia di portare a casa i tre punti, conquistando così una vittoria vitale per la sua classifica.
Un’occasione persa invece per l’Atletico, non per l’avversario ma soprattutto per lo spirito e l’involuzione di gioco.